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Matrimonio invernale: le acconciature da sposa

Se è vero che la primavera rimane la stagione preferita per il grande giorno, è innegabile che negli ultimi anni il matrimonio invernale esercita un fascino sempre più glamour e sempre più irresistibile. Infatti, sono aumentati esponenzialmente gli sposi che decidono di pronunciare il fatidico sì nei mesi più freddi dell’anno. E le acconciature della sposa?

Sicuramente non temono la stagione, ma devono adattarsi alle temperature più rigide e, soprattutto, alle atmosfere più lunari delle location invernali. Per intenderci, peonie e fiori di campo, girasoli e acconciature bucoliche mal si abbinano a neve e freddo.

La sposa invernale è, per definizione, più o meno consapevolmente – sarà per i tessuti e i tagli degli abiti, chissà – una sposa raffinata e sofisticata, più altera e ricercata delle “colleghe” che scelgono estate e primavera. Quindi, tranne rarissimi casi eccezionali, in linea di massima i capelli sciolti, ricci e vaporosi, mossi e lunghissimi, sono da bandire. Via libera, invece, ai raccolti, preferibilmente dall’effetto naturale e non troppo costruito, in nome di romanticismo e sobrietà.

E, tra i raccolti, il gradino più alto del podio, quando si cerca uno stile elegante e senza tempo, spetta sicuramente allo chignon. Piccolo e discreto, basso e non troppo tirato – anzi, con qualche capello sfuggente che fa tanto boho chic – è l’ideale per la sposa d’inverno.

Perfetti, per chi ha capelli lunghi e bellissimi, voluminosi e corposi al punto giusto, anche i semi raccolti, che lasciano libera parzialmente la chioma, ma non coprono il viso con troppi ciuffi. Bastano poche forcine, una piega dal mosso naturale, ma non troppo spartana, e il gioco è fatto.

Le più romantiche possono farsi conquistare dalla regina delle acconciature degli ultimi tempi, la treccia. Preferibilmente da scegliere nella sua versione più naturale, come protagonista di raccolti e semi raccolti, che cinge la nuca o che incornicia il viso.

 

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Capelli secchi in inverno: cosa fare?

Emergenza capelli secchi in inverno. Cosa fare? Più che un’emergenza vera e propria, un’eventualità che, complici il freddo, l’aria secca e il vento, conviene mettere in conto, soprattutto quando la chioma è maxi. Quindi, niente paura, con qualche accorgimento, alcune sane abitudini e un paio di consigli mirati la lotta contro i capelli secchi si può vincere, anche nei mesi più gelidi dell’anno.

Meglio darci un taglio. Preferibilmente a stagione invernale appena iniziata, sarebbe bene tagliare le punte rovinate, per dare nuovo impulso e vitalità ai capelli.

Idratazione e nutrimento a più non posso. Sia direttamente sia indirettamente. Nel primo caso, il consiglio è di utilizzare un detergente idratante per lo shampoo frequente e di nutrire le lunghezze con impacchi e maschere dall’elevato potere nutriente almeno una volta la settimana. Per non trascurare il secondo aspetto, invece, è fondamentale idratare l’organismo quotidianamente assumendo acqua sia bevendo sia mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura.

Il freddo è un nemico, ma nemmeno il troppo calore aiuta. Soprattutto se è quello rovente e diretto di piastre liscianti e phon. Quindi, per tenere alla larga secchezza ed elettricità dalla chioma, meglio limitare il più possibile l’utilizzo di tutti questi preziosi alleati della piega perfetta o, perlomeno, diminuendo il calore, proteggendo le lunghezze con prodotti specifici e riducendo il contatto diretto con le fibre capillari.

Spazzolare con attenzione. E, ancora più importante, utilizzando gli strumenti giusti, gli attrezzi del mestiere più indicati per districare senza rovinare i capelli. Allo scopo, meglio dotarsi di una spazzola con setole naturali, da utilizzare per qualche minuto ogni giorno, mattina e sera.

 

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Dormire con i capelli legati?

Dormire con i capelli legati, sì o no? Decisamente sì. La risposta affermativa stupirà. O, addirittura farà inorridire le puriste dei capelli sciolti – di giorno come di notte – ma i vantaggi di un sereno riposo con code e chignon sono davvero tanti. Molti più di quanto si pensi, se si osservano alcune semplici regole.

Optare per i capelli legati durante la notte è davvero un’ottima idea per proteggere le lunghezze, limitando le aggressioni meccaniche alle fibre capillari e, in particolare, alle punte. Sì, perché, anche se sembra un’esagerazione, lo sfregamento continuo della chioma tra cuscini e lenzuola, piumone e materasso – soprattutto quando la chioma in questione è in formato xxl – rischia di essere deleterio.

Scegliere l’opzione capelli raccolti mentre si dorme, inoltre, è un buon modo per evitare nodi e increspature. Ovviamente con alcune piccole accortezze: fondamentale allo scopo spazzolare e districare con cura i capelli prima di legarli, meglio se utilizzando una spazzola con le setole naturali.

Quindi, legati sì, ma come? Ovviamente senza raccolti complessi, ricchi di forcine, troppo tirati, scomodi o complicati. Ottime le code basse, che non rischiano di interferire con il buon riposo, gli chignon morbidi e le trecce. Queste ultime, in particolare, sono la scelta più azzeccata se si vuole ottenere un effetto mosso naturale la mattina: più fitte e numerose saranno le trecce, invece, più ricchi e voluminosi saranno i capelli una volta sciolte.

 

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Accessori capelli 2017: viva il cerchietto!

Accessori capelli 2017. Dopo il ritorno del fermaglio. Dopo l’amore spassionato per fasce e turbanti, lacci e foulard da portare in testa come faceva Brigitte Bardot, anche lui, il cerchietto, si riconferma un trend di stagione. Quindi, viva il cerchietto!

Bon ton solo d’ispirazione. Classico solo nel nome. Sì, perché il cerchietto 4.0 è opulento e ricco, prezioso e carico di dettagli. Bando al minimal, benvenuta esagerazione. Anche il più banale dei cerchietti diventa un tocco di originalità da sfoggiare come un gioiello, grazie ad applicazioni sfavillanti, gemme coloratissime o maxi fiocchi difficili da non notare.

Insomma, il cerchietto è tornato e vuole farsi notare. Soprattutto vestendosi di colori e ricami preziosi, pietre e glitter, pailettes e applicazioni di ogni genere. No, non proprio una novità assoluta, ma un gradito – leggermente rivisto e corretto – ritorno degli accessori da chioma resi celebri da brand di primo spessore, come Prada o Dolce e Gabbbana e consacrati da starlette e fashion icon di mezzo mondo sin dai primi anni duemila.

Ma come si indossa? E, giusto per non fare spiacevoli scivoloni di stile, come si abbina? Si può indossare con chignon e code, raccolti e mezzi e raccolti, ma anche con i capelli sciolti e le chiome fluenti, mosse e voluminose, dall’effetto vagamente selvaggio. Per gli abbinamenti poche regole: via libera al cerchietto prezioso anche in pieno giorno, a patto che sia smorzato da denim e sneakers, ballerine e cappotti over; dosare con cura lo sberluccichio, cioè eviare di appesantire lo sfavillio del cerchietto prezioso con orecchini lampadario o accessori troppo vistosi.

 

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Il nuovo chignon è il front bun

Il nuovo chignon è il front bun. Sì, è proprio così. Non che la versione classica, il raccolto tradizionale alla nuca, sia passato definitivamente di moda, anzi. Ma le più temerarie, che possono vantare chiome XXL e vogliono un tocco di originalità super glamour, possono osare con questa nuova interpretazione liberamente ispirata al ciuffo più rock di sempre. Quello di Elvis, ovviamente.

Uno chignon a chiocciola, leggermente spettinato e magistralmente disordinato, raccolto sulla fronte e lasciato scendere come una sorta di ciuffo originale e divertente. Da abbinare a una coda pulita e semplice o da mixare con capelli sciolti e fluenti, mossi e vaporosi. Perfetto soprattutto con i look casual e non troppo formali, ma anche con tacchi alti e mini abito per una serata fuori, quando un’acconciatura è cool non ha troppi limiti.

Attenzione, però, il front bun non è proprio per tutti. Astenersi chiome corte e cortissime – anche per impossibilità oggettiva – o con capelli fini e non troppo voluminosi, per evitare che questo chignon/ciuffo tolga ulteriore corpo alla capigliatura. Ecco come si realizza in tre semplici passi.

1. Fare due code. Dividendo la chioma in due maxi ciocche, divise orizzontalmente, una verso la nuca e una verso la fronte. Con la seconda, con l’aiuto di una spazzola, realizzare una coda pulita, da fissare con un elastico trasparente. Un piccolo trucco: per ottenere un effetto volume garantito, meglio cotonare leggermente la base della coda con un pettine prima di legarla.

2. Via allo chignon.È il momento di passare allo chignon vero e proprio. Niente di più facile: basta arrotolare su se stessa, lasciandola morbida ed evitando di tirarla troppo, la coda, fissando più il tutto con l’aiuto di mollette e forcine. Un piccolo trucco: scegliere sempre mollette e forcine del colore più adatto ai propri capelli, per nasconderle al meglio e posizionarle nei punti strategici per non abusarne.

3. Meglio fissare. A questo punto, prima di fissare con un po’ di lacca – che assicura al meglio la tenuta dell’acconciatura – meglio rifinire lo chignon dandogli l’effetto spettinato desiderato. Un piccolo trucco: basta utilizzare uno spazzolino da denti sulle ciocche per “disordinarle” al meglio.

 

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Moda capelli 2017: il taglio Mullet

Moda capelli 2017. Bentornato taglio Mullet… Bentornati anni ’80? Sì, ma non proprio. Cioè il mitico taglio del decennio meno chic del novecento è di nuovo tornato in auge, ma in una versione meno estrema e leggermente – per quanto possibile – sofisticata.

Per definizione il taglio Mullet non è altro che un taglio caratterizzato da forti scalature, con capelli più corti su fronte e lati e più lunghi dietro, sul collo.

Il primo fu David Bowie. Impossibile non pensare al genio della musica quando si nomina questo taglio di capelli scalatissimo e apparentemente privo di ogni logica estetica – o, comunque, lontanissimo da quella tradizionale. Poi, dopo di lui, moltissimi divi e moltissime star targate ‘80ies si sono lasciati conquistare da questo modo di portare i capelli.

E, oggi, dopo un timido ritorno nel 2013 – quando icone del calibro di Rihanna l’hanno scelto per un look deciso e senza compromessi – il taglio Mullet sembra ufficialmente in auge. A dirlo la moda, le passerelle più prestigiose, come una delle ultime di Giambattista Valli, ma non solo. Attenzione, però, un taglio iconico come questo merita qualche cautela e parecchio rispetto.

Cautela nella scelta di scalature e proporzioni: meglio evitare i tagli troppo netti e definiti, aggiungendo una frangia a tenda per riequilibrare il tutto.

Rispetto per se stessi e per il tipo di taglio, che non si può adattare, a dispetto delle mode imperanti, a ogni tipo di viso e di capelli. Il viso in questione deve avere tratti gentili e regolari. Niente rotondità troppo accentuate o mascelle troppo pronunciate, che rischiano di non andare troppo d’accordo con la linea dell’acconciatura. I capelli, poi, dovrebbero essere lisci o leggermente mossi; per le chiome riccissime e crespe il taglio Mullet è decisamente controindicato.

 

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Frangia piena? Sì, grazie!

Frangia piena? Decisamente sì, grazie. Super cool. Molto glamour. Assolutamente femminile e sofisticata. Questa declinazione del più famoso dei ciuffi si conferma una delle tendenze più chic del 2017. D’ispirazione vagamente anni ’70, la frangia piena o a tenda è e sarà la protagonista dei tagli e delle acconciature più fashion dei prossimi mesi. La conferma arriva direttamente dalle celebs di mezzo mondo – da Jessica Biel ad Alexa Chung – e dalle passerelle più blasonate, come Bottega Veneta o Alberta Ferretti.

Insomma, via libera alla frangia. Basta che sia piena e lunga, a tenda, liscia e leggermente bombata. Perché il must di stagione sembra essere proprio questo. Lunga fino a toccare le sopracciglia – senza andare oltre, ovviamente, per non coprire lo sguardo, ma soprattutto la visuale. Da portare piena e tutta in avanti, come da vocazione, o da aprire leggermente nel centro, per garantirsi un effetto “tendina” più casual e divertente – perfetto, in particolare, quando si opta per una piega mossa. Perfetta, poi, se abbinata a un raccolto: anche la più semplice delle code basse, lisce e pulite, assume un aspetto più originale e un carattere più deciso grazie alla frangia.

Attenzione, però, come tutte le mode, vanno cavalcate ma non alla cieca. Sì, la frangia piena è una scelta sofisticata e trendy, ma non è adatta proprio a tutte. Il consiglio, infatti, è di optare per questo taglio netto del ciuffo solo se si ha una chioma voluminosa e dai capelli spessi, preferibilmente lunga o dal taglio medio lungo. Astenersi – purtroppo – se le capigliature sono meno importanti e le lunghezze più mignon.

 

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Tendenze capelli 2017: bentornato frisé!

Con buona pace di chi lo voleva estinto per sempre. Con sommo gaudio delle nostalgiche degli anni ’90 che non avevano mai davvero buttato quella piastra. Udite, udite, il frisé è davvero tornato. Non in sordina, peraltro, ma in grande stile. Lo hanno sfoggiato molte modelle nelle ultime sfilate londinesi. Lo hanno scelto molte fashion setter per alcuni eventi.

E quindi, è ufficiale, tra le tendenze capelli 2017 c’è anche lui, il frisé. Re incontrastato delle cotonature di inizio anni ’90. Protagonista assoluto delle acconciature più amate di quegli anni, ora torna in auge. Rivisto e corretto – ovviamente, forse non c’era nemmeno bisogno di specificarlo – il frisé si veste di uno stile e un allure sofisticata tutti nuovi.

Aggiunge volume dove serve. Quindi si consiglia soprattutto alle chiome non troppo generose già di loro e alle lunghezze extra large.

 

Si sposa alla perfezione con i raccolti più semplici e casual, come la coda di cavallo o la treccia bassa. Ma aggiunge un tocco di originalità e brio in più anche alle pettinature più costruite. Il segreto? Passare la piastra per il frisé – sì, serve proprio quella per ottenere l’effetto in modo impeccabile – isolando le ciocche, lasciandole riscaldare per qualche secondo, partendo dalla radice e arrivando fino alle punte, prima di raccogliere i capelli. Per evitare di esagerare con il volume si possono lasciare fuori alcune ciocche, da mixare poi con le altre ondulate nell’acconciatura.

 

Un consiglio importantissimo, prima di passare la piastra da frisé sono fondamentali alcuni passaggi.

1. Asciugare bene i capelli dopo lo shampoo.

2. Districare per bene i capelli, con l’aiuto di una spazzola.

3. Vaporizzare sui capelli, facendo particolare attenzione alle lunghezze, uno spray termo attivo per proteggerle dal calore della piastra.

 

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Capelli perfetti a Capodanno? Ecco come!

Capelli perfetti a Capodanno? Ecco come. Sciolti e dall’effetto naturale, studiato ma non troppo. Liscissimi e rigorosi. Un raccolto basic ma decisamente sofisticato. Una versione super glamour della solita treccia. Le possibilità sono tante, anzi tantissime. Ma cosa e come scegliere? Ovviamente in base al look e al contesto, alla location e al tipo di festa.

 

1. Un party molto elegante. Pantaloni palazzo in velluto con top in seta e sandali gioiello. Abiti lunghi con pietre e pailettes. Scollature importanti e accessori luccicanti meritano capelli impeccabili. Sciolti con onde grandi e morbide oppure raccolti in piccole trecce che vanno a formare un maxi chignon all’altezza della nuca, se si vuole osare un po’.

2. Una festa in un locale trendy. Via libera a luccichii, pailettes, seta e lurex, oro e argento, glitter e decorazioni varie. Perfetti i pantaloni in pizzo. Azzeccatissime le tute con la schiena nuda o i mini dress in lurex con scarpe dal tacco vertiginose. E, per assicurarsi una chioma perfetta che dopo le danze scatenate in pista, il raccolto potrebbe essere la scelta migliore: uno chignon alto, ma dall’effetto un po’ spettinato e dal volume leggermente cotonato, da impreziosire con un cerchietto o un diadema luccicanti, per esempio.

3. Una cena formale con amici e conoscenti. Un tubino rigoroso e un tacco a spillo non troppo importante, ma anche un paio di pantaloni in broccato e una giacca di velluto nera. Un look elegante, ma non troppo pretenzioso, sobrio e chic, da completare in bellezza con un raccolto sobrio e molto femminile, come uno chignon basso o una coda liscissima e pulita.

4. Una serata con gli amici di sempre. Via libera a una bella piega con i capelli mossi, con la riga centrale o laterale, con le punte leggermente spettinate e più volume sulle lunghezze. Una scelta non troppo impettita che si sposa alla perfezione con un mini dress con qualche lustrino e, volendo, anche con un cerchietto o un fermaglio prezioso.

5. Un Capodanno in montagna brindando in mezzo alla neve. La situazione meno elegante e formale possibile. La famiglia, qualche amico caro, una passeggiata in piazza, al massimo una cena in rifugio. Outfit decisamente poco festaiolo, a base di piumino, dolcevita di lana e dopo sci ai piedi. Capelli in pericolo, complice la berretta di lana. Il consiglio è di optare per un raccolto “strategico”, che si abbini alla perfezione al look casual e non si rovini nemmeno sotto la bufera di neve. I cornrows, o trecce appiattite, sono l’ideale. Da realizzare dividendo prima la chioma in due parti uguali e poi intrecciandole entrambe, fino a formare due trecce parallele da fermare con un elastico all’altezza della nuca.

 

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Come scegliere il pettine giusto

Come scegliere il pettine giusto? Come scovare l’alleato perfetto per la propria chioma, da utilizzare quotidianamente – anche più volte – garantendosi un risultato impeccabile? Non è poi così difficile individuare il pettine o la spazzola ideali in base al tipo di capelli. Sì, perché chi ha capelli lunghi e lisci non li pettinerà come chi sfoggia tagli corti e super ricci. Giusto per fare un esempio “estremo”.

Meglio, quindi, distinguere. A ciascun capello il suo pettine. A ciascuna capigliatura la sua spazzola.

I capelli lunghi e liscissimi si districano, volumizzano e valorizzano al meglio utilizzando una spazzola grande e piatta, preferibilmente dotata di setole fitte e naturali – che contrastano l’effetto elettrico tanto odiato.

Un solido pettine in legno, dai denti larghi, è la scelta azzeccata quando i capelli in questione sono fini e delicati, lisci, che si spezzano facilmente. Anche in questo caso, optare per il legno – un materiale naturale – si rivela un’ottima mossa per evitare l’elettricità statica che dà alla chioma un aspetto poco piacevole.

I capelli ricci e quelli mossi meritano qualche attenzione extra quando si tratta di spazzolarli. Ottimi i pettini a denti larghi, soprattutto per i ricci più definiti, mentre per le chiome lunghe e mosse via libera alle spazzole di grandezza media, con la testa ovale e i denti lunghi. Un consiglio: meglio pettinare e spazzolare le capigliature wavy da bagnate, perché da asciutte, si rischiano di rovinare i ricci e di favorire l’effetto crespo.

Il pettine dai denti fitti non può mancare nel cassetto di chi porta i capelli lisci e corti.

Per tutte, poi, vale un consiglio. Prima di pettinare i capelli, dopo lo shampoo e il risciacquo, meglio districarli, nutrirli e valorizzarli al meglio con una crema ad hoc. Unibalance Crema di Creattiva è davvero perfetta allo scopo.

 

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