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Taglio scalato o sfilato, la differenza?

Taglio scalato o sfilato, la differenza? Non si tratta di sinonimi, come erroneamente qualcuno può ipotizzare, ma di due scelte decisamente diverse. Sì, perché la differenza tra un taglio scalato e uno sfilato c’è e si vede.

Ma facciamo un po’ di chiarezza descrivendo i due tagli con dovizia – o quasi – di dettagli e particolari. Giusto per fugare ogni dubbio.

 

Il taglio scalato
Quando realizza un taglio scalato l’hair stylist punta su ciocche di diversa lunghezza per ottenere un effetto volume equilibrato e armonioso.
Da sottolineare: il termine “scalatura” non deve trarre in inganno, non fa rima con geometrie marcate e tagli netti evidenti, anzi.

Questo tipo di taglio, a colpi di forbici classiche, è perfetto per tutte le lunghezze. Non è invasivo e si sposa alla perfezione con i capelli più fini, ai quali garantisce una dose extra di volume e tono.

 

Il taglio sfilato
Il taglio sfilato è tutta un’altra storia. A partire dagli “strumenti del mestiere” che il professionista utilizza per realizzarlo, le forbici seghettate e il rasoio, grazie ai quali la chioma viene sfoltita in alcune zone per acquistare maggior leggerezza.

Leggerezza, quindi, non volume. Da consigliare a chi ha capigliature più voluminose e sane, capelli spessi e forti.

Sì, perché il taglio sfilato è piuttosto aggressivo e rischia di compromettere ulteriormente la salute di capelli già deboli e inconsistenti.

 

Per qualunque taglio si opti, dopo aver scalato o sfilato i capelli a dovere, meglio trattarli con i guanti. O, ancora meglio, con il prodotto giusto: la Mousse Styling Hair Medium assicura corpo e brillantezza in poche mosse.

 

Creattiva consiglia:

Finish App - Mousse Styling Hair - MEDIUM

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Bigodini: istruzioni per l’uso

Bigodini, istruzioni per l’uso. Con buona pace di pensava di averli archiviati definitivamente, i bigodini non passano mai davvero di moda. E non sono solo roba da saloni di bellezza da film anni ’50 con signore imbellettate sotto caschi rosa. No, sono alleati preziosi anche della piega perfetta del nuovo millennio. Eccome.

Sì, i bigodini, che negli anni hanno cambiato materiali e colori, leggermente forme e resa, si confermano anche oggi, nell’era delle piastre di ultima generazione, dei formidabili amici della piega impeccabile.

Infatti, garantiscono un’ottima tenuta di ricci e onde, anche dopo giorni dallo shampoo. Il tutto con un piacevole effetto naturale.

Unica nota dolente? Il tempo: per assicurarsi un risultato perfetto, è fondamentale non avere fretta. Vanno applicati dopo aver lavato e tamponato i capelli, dividendoli per ciocche uguali e tirandoli con l’aiuto di un pettine a denti stretti. Si posizionano all’altezza delle punte e poi si arrotolano fino alla radice.

Il consiglio, in assenza del caro vecchio casco, è di lasciar asciugare i capelli naturalmente, utilizzando al massimo un phon con diffusore a bassa velocità.

Esistono in commercio diverse tipologie di bigodini, da scegliere in base ai propri capelli, ma anche alla propria comodità. Se quelli dal diametro più ridotto sono perfetti per chi ha una chioma corta e sbarazzina, via libera ai bigodini maxi per chi ha lunghezze altrettanto maxi – anche per evitare di doverci mettere ore per applicarli tutti. Perfetti, per evitare incidenti di percorso e problemi di tenuta, quelli con il laccetto di chiusura, che non necessitano di mollette o forcine per essere fissati.

Piccole accortezze pre e post. La Curly & Oil Mousse definisce e idrata i capelli ricci, garantendo elasticità e corpo, ideale prima dell’applicazione dei bigodini. Quando si sfilano, invece, meglio andare a testa in giù sciogliendo delicatamente le onde con i polpastrelli prima di definire lo styling scelto.

 

Creattiva consiglia:

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Colore capelli: dal rosso al biondo in poche mosse

Il colore dei capelli non vi convince più? Come passare dal rosso al biondo in poche mosse. Preferibilmente – anzi, per evitare pessimi risultati, tassativamente, facendosi aiutare da chi di capelli se ne intende davvero, da un parrucchiere esperto e optando, magari, per la tonalità più adatta.

Ecco qualche consiglio utile per cambiare tinta senza stravolgere completamente il proprio look. Oppure, al contrario, qualche suggerimento utile per rivoluzionarlo – eccome – ma con la giusta dose di stile e stando ben alla larga di pietosi disastri fai da te.

-       Per dare immediata luce alla chioma, senza cambiamenti troppo drastici e repentini, si può optare per una sfumatura di biondo che strizza l’occhio al rame, cioè il biondo veneziano, per esempio.

-       Se, invece, la volontà è proprio quella di abbandonare per sempre ogni traccia di rosso, meglio fare una virata cromatica più decisa scegliendo una tinta bionda extra chiara, come il biondo polare o il biondo platino.

-       Ponderare bene ogni decisione in base al proprio incarnato. I biondi freddi, come il polare o il platino, si addicono maggiormente a carnagioni chiare e occhi verdi o azzurri. Al contrario, per chi ha una pelle più olivastra e dei colori più scuri, meglio tutte le declinazioni più calde del biondo miele e caramello.

-       Per quanto riguarda la tecnica da utilizzare per raggiugere lo scopo, il professionista può optare per i balayage, che garantiscono un risultato luminoso e naturale, limitando l’aggressione alla fibra capillare. In alternativa, se il cambio look è più radicale, l’unica possibilità è la colorazione classica, preceduta da una decolorazione della chioma.

 

Creattiva consiglia:

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Taglio capelli moda: blunt cut

Taglio capelli 2018, per essere veramente di moda non c’è molta scelta. È blunt cut mania. Niente più ciocche sfilate, ciuffi scalati e acconciature troppo disordinate. Il trend di stagione parla chiaro, vuole linee definite e tagli netti, punte ben allineate e design grafico.

E il blunt cut non è altro che questo, un taglio pari e dritto, preciso e senza un capello fuori posto. Letteralmente. Una pettinatura minimal e rigorosa, quasi spigolosa, che aggiunge un allure chic anche alle chiome più ribelli.

Versatile ed elegantissimo questo taglio si adatta perfettamente sia ai capelli mossi sia a quelli liscissimi. Il blunt cut può essere la scelta vincente sia per le chiome maxi sia per quelle che non sfiorano nemmeno le spalle.

Unica avvertenza da non sottovalutare. Il blunt cut è perfetto per i capelli fini, perché dona ordine e volume. Rischia di appesantire troppo le lunghezze, invece, quando ci sono capigliature troppo folte e corpose.

Blunt cut promosso a pieni voti, quindi? Assolutamente sì, ma attenzione alla cura della chioma per valorizzarlo al meglio. Vietate punte in disordine e capelli secchi per esempio. Allo scopo, meglio idratare e illuminare l’acconciatura con un alleato ad hoc, come lo spray senza risciacquo Keralook, arricchito da cheratina e olio di Argan.

 

Creattiva consiglia:

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Spray alla cheratina e olio di argan