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Capelli secchi in inverno: cosa fare?

Emergenza capelli secchi in inverno. Cosa fare? Più che un’emergenza vera e propria, un’eventualità che, complici il freddo, l’aria secca e il vento, conviene mettere in conto, soprattutto quando la chioma è maxi. Quindi, niente paura, con qualche accorgimento, alcune sane abitudini e un paio di consigli mirati la lotta contro i capelli secchi si può vincere, anche nei mesi più gelidi dell’anno.

Meglio darci un taglio. Preferibilmente a stagione invernale appena iniziata, sarebbe bene tagliare le punte rovinate, per dare nuovo impulso e vitalità ai capelli.

Idratazione e nutrimento a più non posso. Sia direttamente sia indirettamente. Nel primo caso, il consiglio è di utilizzare un detergente idratante per lo shampoo frequente e di nutrire le lunghezze con impacchi e maschere dall’elevato potere nutriente almeno una volta la settimana. Per non trascurare il secondo aspetto, invece, è fondamentale idratare l’organismo quotidianamente assumendo acqua sia bevendo sia mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura.

Il freddo è un nemico, ma nemmeno il troppo calore aiuta. Soprattutto se è quello rovente e diretto di piastre liscianti e phon. Quindi, per tenere alla larga secchezza ed elettricità dalla chioma, meglio limitare il più possibile l’utilizzo di tutti questi preziosi alleati della piega perfetta o, perlomeno, diminuendo il calore, proteggendo le lunghezze con prodotti specifici e riducendo il contatto diretto con le fibre capillari.

Spazzolare con attenzione. E, ancora più importante, utilizzando gli strumenti giusti, gli attrezzi del mestiere più indicati per districare senza rovinare i capelli. Allo scopo, meglio dotarsi di una spazzola con setole naturali, da utilizzare per qualche minuto ogni giorno, mattina e sera.

 

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Dormire con i capelli legati?

Dormire con i capelli legati, sì o no? Decisamente sì. La risposta affermativa stupirà. O, addirittura farà inorridire le puriste dei capelli sciolti – di giorno come di notte – ma i vantaggi di un sereno riposo con code e chignon sono davvero tanti. Molti più di quanto si pensi, se si osservano alcune semplici regole.

Optare per i capelli legati durante la notte è davvero un’ottima idea per proteggere le lunghezze, limitando le aggressioni meccaniche alle fibre capillari e, in particolare, alle punte. Sì, perché, anche se sembra un’esagerazione, lo sfregamento continuo della chioma tra cuscini e lenzuola, piumone e materasso – soprattutto quando la chioma in questione è in formato xxl – rischia di essere deleterio.

Scegliere l’opzione capelli raccolti mentre si dorme, inoltre, è un buon modo per evitare nodi e increspature. Ovviamente con alcune piccole accortezze: fondamentale allo scopo spazzolare e districare con cura i capelli prima di legarli, meglio se utilizzando una spazzola con le setole naturali.

Quindi, legati sì, ma come? Ovviamente senza raccolti complessi, ricchi di forcine, troppo tirati, scomodi o complicati. Ottime le code basse, che non rischiano di interferire con il buon riposo, gli chignon morbidi e le trecce. Queste ultime, in particolare, sono la scelta più azzeccata se si vuole ottenere un effetto mosso naturale la mattina: più fitte e numerose saranno le trecce, invece, più ricchi e voluminosi saranno i capelli una volta sciolte.

 

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Accessori capelli 2017: viva il cerchietto!

Accessori capelli 2017. Dopo il ritorno del fermaglio. Dopo l’amore spassionato per fasce e turbanti, lacci e foulard da portare in testa come faceva Brigitte Bardot, anche lui, il cerchietto, si riconferma un trend di stagione. Quindi, viva il cerchietto!

Bon ton solo d’ispirazione. Classico solo nel nome. Sì, perché il cerchietto 4.0 è opulento e ricco, prezioso e carico di dettagli. Bando al minimal, benvenuta esagerazione. Anche il più banale dei cerchietti diventa un tocco di originalità da sfoggiare come un gioiello, grazie ad applicazioni sfavillanti, gemme coloratissime o maxi fiocchi difficili da non notare.

Insomma, il cerchietto è tornato e vuole farsi notare. Soprattutto vestendosi di colori e ricami preziosi, pietre e glitter, pailettes e applicazioni di ogni genere. No, non proprio una novità assoluta, ma un gradito – leggermente rivisto e corretto – ritorno degli accessori da chioma resi celebri da brand di primo spessore, come Prada o Dolce e Gabbbana e consacrati da starlette e fashion icon di mezzo mondo sin dai primi anni duemila.

Ma come si indossa? E, giusto per non fare spiacevoli scivoloni di stile, come si abbina? Si può indossare con chignon e code, raccolti e mezzi e raccolti, ma anche con i capelli sciolti e le chiome fluenti, mosse e voluminose, dall’effetto vagamente selvaggio. Per gli abbinamenti poche regole: via libera al cerchietto prezioso anche in pieno giorno, a patto che sia smorzato da denim e sneakers, ballerine e cappotti over; dosare con cura lo sberluccichio, cioè eviare di appesantire lo sfavillio del cerchietto prezioso con orecchini lampadario o accessori troppo vistosi.

 

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Maschera ravvivante del riflesso in gel

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Il nuovo chignon è il front bun

Il nuovo chignon è il front bun. Sì, è proprio così. Non che la versione classica, il raccolto tradizionale alla nuca, sia passato definitivamente di moda, anzi. Ma le più temerarie, che possono vantare chiome XXL e vogliono un tocco di originalità super glamour, possono osare con questa nuova interpretazione liberamente ispirata al ciuffo più rock di sempre. Quello di Elvis, ovviamente.

Uno chignon a chiocciola, leggermente spettinato e magistralmente disordinato, raccolto sulla fronte e lasciato scendere come una sorta di ciuffo originale e divertente. Da abbinare a una coda pulita e semplice o da mixare con capelli sciolti e fluenti, mossi e vaporosi. Perfetto soprattutto con i look casual e non troppo formali, ma anche con tacchi alti e mini abito per una serata fuori, quando un’acconciatura è cool non ha troppi limiti.

Attenzione, però, il front bun non è proprio per tutti. Astenersi chiome corte e cortissime – anche per impossibilità oggettiva – o con capelli fini e non troppo voluminosi, per evitare che questo chignon/ciuffo tolga ulteriore corpo alla capigliatura. Ecco come si realizza in tre semplici passi.

1. Fare due code. Dividendo la chioma in due maxi ciocche, divise orizzontalmente, una verso la nuca e una verso la fronte. Con la seconda, con l’aiuto di una spazzola, realizzare una coda pulita, da fissare con un elastico trasparente. Un piccolo trucco: per ottenere un effetto volume garantito, meglio cotonare leggermente la base della coda con un pettine prima di legarla.

2. Via allo chignon.È il momento di passare allo chignon vero e proprio. Niente di più facile: basta arrotolare su se stessa, lasciandola morbida ed evitando di tirarla troppo, la coda, fissando più il tutto con l’aiuto di mollette e forcine. Un piccolo trucco: scegliere sempre mollette e forcine del colore più adatto ai propri capelli, per nasconderle al meglio e posizionarle nei punti strategici per non abusarne.

3. Meglio fissare. A questo punto, prima di fissare con un po’ di lacca – che assicura al meglio la tenuta dell’acconciatura – meglio rifinire lo chignon dandogli l’effetto spettinato desiderato. Un piccolo trucco: basta utilizzare uno spazzolino da denti sulle ciocche per “disordinarle” al meglio.

 

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Moda capelli 2017: il taglio Mullet

Moda capelli 2017. Bentornato taglio Mullet… Bentornati anni ’80? Sì, ma non proprio. Cioè il mitico taglio del decennio meno chic del novecento è di nuovo tornato in auge, ma in una versione meno estrema e leggermente – per quanto possibile – sofisticata.

Per definizione il taglio Mullet non è altro che un taglio caratterizzato da forti scalature, con capelli più corti su fronte e lati e più lunghi dietro, sul collo.

Il primo fu David Bowie. Impossibile non pensare al genio della musica quando si nomina questo taglio di capelli scalatissimo e apparentemente privo di ogni logica estetica – o, comunque, lontanissimo da quella tradizionale. Poi, dopo di lui, moltissimi divi e moltissime star targate ‘80ies si sono lasciati conquistare da questo modo di portare i capelli.

E, oggi, dopo un timido ritorno nel 2013 – quando icone del calibro di Rihanna l’hanno scelto per un look deciso e senza compromessi – il taglio Mullet sembra ufficialmente in auge. A dirlo la moda, le passerelle più prestigiose, come una delle ultime di Giambattista Valli, ma non solo. Attenzione, però, un taglio iconico come questo merita qualche cautela e parecchio rispetto.

Cautela nella scelta di scalature e proporzioni: meglio evitare i tagli troppo netti e definiti, aggiungendo una frangia a tenda per riequilibrare il tutto.

Rispetto per se stessi e per il tipo di taglio, che non si può adattare, a dispetto delle mode imperanti, a ogni tipo di viso e di capelli. Il viso in questione deve avere tratti gentili e regolari. Niente rotondità troppo accentuate o mascelle troppo pronunciate, che rischiano di non andare troppo d’accordo con la linea dell’acconciatura. I capelli, poi, dovrebbero essere lisci o leggermente mossi; per le chiome riccissime e crespe il taglio Mullet è decisamente controindicato.

 

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