Se è vero che la primavera rimane la stagione preferita per il grande giorno, è innegabile che negli ultimi anni il matrimonio invernale esercita un fascino sempre più glamour e sempre più irresistibile. Infatti, sono aumentati esponenzialmente gli sposi che decidono di pronunciare il fatidico sì nei mesi più freddi dell’anno. E le acconciature della sposa?
Sicuramente non temono la stagione, ma devono adattarsi alle temperature più rigide e, soprattutto, alle atmosfere più lunari delle location invernali. Per intenderci, peonie e fiori di campo, girasoli e acconciature bucoliche mal si abbinano a neve e freddo.
La sposa invernale è, per definizione, più o meno consapevolmente – sarà per i tessuti e i tagli degli abiti, chissà – una sposa raffinata e sofisticata, più altera e ricercata delle “colleghe” che scelgono estate e primavera. Quindi, tranne rarissimi casi eccezionali, in linea di massima i capelli sciolti, ricci e vaporosi, mossi e lunghissimi, sono da bandire. Via libera, invece, ai raccolti, preferibilmente dall’effetto naturale e non troppo costruito, in nome di romanticismo e sobrietà.
E, tra i raccolti, il gradino più alto del podio, quando si cerca uno stile elegante e senza tempo, spetta sicuramente allo chignon. Piccolo e discreto, basso e non troppo tirato – anzi, con qualche capello sfuggente che fa tanto boho chic – è l’ideale per la sposa d’inverno.
Perfetti, per chi ha capelli lunghi e bellissimi, voluminosi e corposi al punto giusto, anche i semi raccolti, che lasciano libera parzialmente la chioma, ma non coprono il viso con troppi ciuffi. Bastano poche forcine, una piega dal mosso naturale, ma non troppo spartana, e il gioco è fatto.
Le più romantiche possono farsi conquistare dalla regina delle acconciature degli ultimi tempi, la treccia. Preferibilmente da scegliere nella sua versione più naturale, come protagonista di raccolti e semi raccolti, che cinge la nuca o che incornicia il viso.
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