Quando tagliare i capelli? Ecco 5 segnali da non sottovalutare. Sì, perché meglio ammetterlo senza girarci intorno troppo, il taglio dei capelli per moltissime donne è un cruccio, una sorta di decisione dall’accezione quasi mistica. Non a caso, complici le vecchie credenze popolari, per scegliere come e quando lasciarsi sfiorare dalle forbici del parrucchiere spesso si tirano in ballo lune e comete, stelle e fasi lunari. Ma quando è davvero il momento di arrendersi all’evidenza, di darci un taglio netto, concedersi una semplice spuntatina o – addirittura – optare per un deciso cambio di look?
- Quando le doppie punte regnano sovrane. Lunghezze deboli o debolissime, punte “biforcute” che si spezzano solo a guardarle: i capelli chiedono pietà, ma soprattutto una bella spuntata per rinvigorirsi e ritrovare l’antico splendore.
- Quando i capelli sono spenti e secchi – modello scopa di saggina, per capirci. La chioma morbida e lucente è un vago ricordo, i capelli al tatto sono ruvidi e alla vista crespi e secchi. Non accolgono più “a braccia aperte” nemmeno la maschera idratante più intensiva. E’ proprio il momento del taglio.
- Quando i capelli hanno perso forma e vitalità. Ogni tanto il taglio va rinfrescato, anche per dare alla chioma una forma e un senso più definiti, per dare al proprio stile più personalità e al proprio look un effetto più curato e meno trasandato.
- Quando sono talmente rovinati da essere diventati fini e vuoti. Se non si tagliano mai le punte, i capelli finiscono per diradarsi e le lunghezze per svuotarsi, dando un effetto poco piacevole a tutta la capigliatura.
- Quando la voglia di cambiare taglio c’è, meglio assecondarla. Ci sono alcuni momenti nella vita. Alcune fasi particolari, in cui la voglia di modificare almeno un aspetto della propria quotidianità è troppo pressante per resistere. Ecco, questo è uno di quei segnali da non prendere sotto gamba: via con le forbici e nuova vita alla chioma.
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